Modelli psicoterapeutici integrativi e neuroscienze
Menoni Ezio e Iannelli Kitergiata

Modelli psicoterapeutici integrativi e neuroscienze

L’area di studi interdisciplinari riguarda i processi di vita nei sistemi viventi (crescita, differenziazione e regolazione) e i principi di specificità, coerenza, rit­micità, ricorsività, globalità che regolano le relazioni organismo-ambiente in una prospettiva sistemica ed ecologica (Sander, 2002). Le teorie dei sistemi dinamici complessi hanno contribuito in anni recenti ad organizzare le conoscenze dei sistemi biologici, dei processi adattivi e dello sviluppo della coscienza (Chamberlain e Butz 1998; Edelman e Tononi, 2000; Masterpasqua e Perna, 1998; Peled, 2008, 2011; Tononi, 2008).

L’integrazione è la caratteristica essenziale dei sistemi adattivi complessi. Essa è nella natura stessa dei loro processi continui di connessione e di differenziazio­ne intesi come flussi di informazioni e di energia, auto- costruttivi e co- costrutti-vi, in movimento verso la massima crescita di complessità possibile. Le connes­sioni dei diversi saperi concorrono a evidenziare la natura essenzialmente integra­tiva dei processi di vita in senso psicobiologico e relazionale, con le loro dinami­che evolutive e critiche (Siegel, 2003; Schore, 2003a, 2003b), e delle conoscenze emergenti che li connettono con quelli di natura psicoterapeutica (Sander, 2002).

Sulla base del principio epistemologico della consilienza (unità della conoscen­za) (Wilson, 1998) il confronto e il dialogo fra campi scientifici diversi sono pos­sibili a misura di motivazioni proattive e di capacità di traduzione da parte dei ricercatori e dei clinici dei diversi codici di conoscenza. Per quanto riguarda spe­cificamente la psicoterapia la ricerca integrativa e consiliente evolve anche a misu­ra della consapevolezza critica, scientifica ed etica, a fronte dei limiti dei modelli tradizionali di riferimento.

Inoltre, i processi autentici di avvicinamento e di appartenenza ad una episte­mologia integrativa sono messi in relazione con sistemi motivazionali, prevalen­temente nonconsci, che corrispondono al bisogno della persona psicoterapeuta di crescita della propria complessità per promuovere anche quella dell’altro in quan­to processo centrale della psicoterapia (Swanepoel, 2009).

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