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Clinica Terapeutica
Chi Siamo

Tu ne sai sempre meno del tuo paziente

(Barrie Simmons c.p., 1985)

Clinica terapeutica

La Scuola di Psicoterapia Integrativa Interdisciplinare segue una serie di principi scientifici e valoriali che guidano la clinica terapeutica (e anche la formazione):

  • La persona “paziente” è protagonista attiva della sua vita e, quindi, anche della sua terapia.
  • La persona “paziente” e la persona terapeuta co-costruiscono le condizioni adatte per lo sviluppo dei processi di autorganizzazione.
  • La percezione di sicurezza interna-esterna, costruita sulla base della fiducia e del rispetto esperiti nel contesto clinico, è il prerequisito per affrontare le instabilità critiche.
  • La ricerca interpersonale collaborativa delle risorse disponibili e possibili, a fronte dei problemi emergenti, accompagna momento per momento la condivisione e la riflessione clinica sulle narrazioni. Questa modalità è differente dalle prassi cliniche correnti che operano con diagnostiche preliminari e separate dalla terapia e centrate esclusivamente su difettualità da correggere.
  • Le sequenze terapeutiche, in quanto processi di interconnessione, di regolazione affettiva e di costruzione di complessità, hanno caratteri essenzialmente personali e unici.

La sofferenza non è patologia

I sintomi clinici sono le migliori risposte adattive che la persona “paziente” ha potuto costruire nelle condizioni contingenti. Essi sono memorie di apprendimenti impliciti che hanno operato al meglio delle possibilità personali per evitare maggiori sofferenze e costruire spazi di relativa sicurezza anche a costo di perdita di gradi di libertà. Piuttosto che essere inquadrati come elementi negativi da eliminare, essi vanno inseriti nel contesto di senso e di significato in cui sono sorti e si sono mantenuti. Essi sono delle “parti” del sé che nel percorso terapeutico possono essere integrate con altre proattive ed emergenti in sistemi di coscienza più evoluti.

Queste conoscenze legittimano un’epistemologia non patologizzante delle forme di sofferenza, anche clinicamente identificabili. Essa si distingue, quindi, nettamente dalla categorialità psichiatrica a cui gran parte della psicoterapia fa crescente riferimento.

Il modello teorico-clinico è basato su evidenze crescenti dell’esistenza di alcuni “pochi” processi fondamentali critici/proattivi alla base del funzionamento adattivo-disadattivo dei sistemi umani. Essi danno ragione, in maniera dimensionale, dell’insieme fenomenologico clinico dalla “normalità” alla “psicopatologia”.
Per questi motivi è quindi alternativo alla miriade di tecniche e protocolli proposti per singoli disturbi o specifici sintomi.

In sintesi, la psicoterapia costruisce le condizioni adatte perché possano emergere nella persona “paziente” processi di cambiamento proattivo sulla base di un’esperienzialità diversa e nuova di sicurezza, di sintonizzazione, di modulazione affettiva e di stabilizzazione.

Condividere le narrazioni di vita, esperirle almeno con un gradiente di stabilità e riflettere insieme su di esse promuovono l’emergenza di risorse, l’integrazione di processi impliciti e la costruzione di nuovi significati in sistemi di coscienza sempre più complessi.

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SPII

Scuola di Psicoterapia Integrativa Interdisciplinare
Sede didattica: Via Pratese 13, 50145 Firenze
Tel. +39 055 2692792
Email: info@integrazionepsicoterapia.com
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